La lallazione, o anche conosciuta come babbling è una delle prime fasi di sviluppo del linguaggio in produzione.
A partire dai 6 mesi, potresti sentire il tuo bambino ripetere la stessa sillaba mamama, papapa, tatatata, ghegheghe.
Ecco, in quel momento, il tuo bambino sta lallando.
Alice Raineri
Logopedista
La lallazione consiste proprio nella produzione da parte del bambino di una serie di sillabe CV (consonante-vocale) ripetute e può emergere tra i 6 e i 10 mesi.
Se il babbling compare oltre i 10 mesi (o non si manifesta), è un campanello di allarme per disturbo di linguaggio: è quindi importante osservare l’età di comparsa e non attendere ulteriormente a chiedere un consulto ad un logopedista, che ti saprà fornire le strategie adeguate per sostenere e stimolare il tuo bambino attraverso una consulenza personalizzata.
Una volta comparso, nel corso dei mesi, potrai osservare un’evoluzione progressiva di questa capacità. Infatti, all’inizio il bambino produrrà sempre la stessa sillaba (lallazione canonica), per poi cambiare sia la consonante che la vocale nella sequenza (lallazione variata): ecco, un esempio, “pateta”, “tegaga”.
Questa tappa evolutiva del linguaggio è una vera “palestra” per il bambino: ha uno scopo autostimolatorio e di scoperta dei suoni. Quanto più lallerà e sperimenterà suoni diversi, tanto più il suo linguaggio sarà ricco.
Ti consiglio, pertanto, di osservare non solo a quanti mesi inizia a lallare, ma anche quanto lalla durante il giorno e quali suoni sperimenta.
Usa sempre gli stessi suoni o pian piano ne scopre di nuovi?
Lalla molto spesso durante la giornata oppure è piuttosto taciturno e lo fa solo occasionalmente?
Mamama: lallazione o prima parola?
Ciò che differenzia la lallazione dalle prime parole è proprio l’intenzionalità.
Quando un bambino dice “mamma” come parola vuole chiamare la sua mamma, se, invece, dice “mamama” come lallazione non ha l’intenzione o il bisogno di attirare l’attenzione della figura materna.
Spesso verso i 12 mesi (età indicativa) non è sempre così facile capire se il bambino sta ancora lallando o ha avuto proprio l’intenzione di chiamare la propria “mamma”.
Se hai il dubbio, ti consiglio di osservare nei giorni successivi: quando ha detto “mamma” ti stava guardando, ti stava cercando o è venuto verso il te? Oppure stava giocando con i suoi giochi?
Lo stesso discorso vale anche per “papapa” o “papà”.