Fobia scolare

Fobia scolare

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La fobia scolare è un vero e proprio disturbo d’ansia che si esprime con comportamenti problematici fino ad un progressivo rifiuto e ritiro dalle attività scolastiche; durante queste ore, infatti, il bambino resta a casa in un ambiente protetto e sicuro, e si dedica in modo sereno alle sue attività, fra cui anche a svolgere i compiti.

Marzia Guarnieri

Marzia Guarnieri

Pediatra
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Cos’è la fobia scolare

La fobia scolare interessa l’1-5% dei ragazzi in età scolare senza differenza fra maschi e femmine; di solito si presenta più frequentemente al momento dell’ingresso al primo anno di scuola elementare e al passaggio dalle elementari alla scuola media; può presentarsi anche in seguito ad eventi percepiti come particolarmente stressanti che possono verificarsi a casa o a scuola come una propria malattia o quella di un familiare, la nascita di un fratellino, la separazione tra i genitori, relazioni conflittuali in famiglia, problemi con il gruppo dei compagni o con un insegnante, oppure il ritorno a scuola dopo una lunga interruzione tipo le vacanze scolastiche natalizie o estive.

Come si manifesta

Di fronte allo stimolo fobico, la scuola, il soggetto mette in atto comportamenti evitanti, che possono produrre unamarcata compromissione funzionale sia sul piano emotivo che sociale.

È un vero e proprio disagio complesso, caratterizzato da ansia e paura generalizzata, pervasiva e invalidante chesi accompagna a sintomi somatici che saranno diversi in base all’età del bambino: quelli più piccoli presenteranno nausea, vomito, mal di pancia, capricci, scoppi d’ira e crisi di pianto, mentre quelli più grandi cefalea e sintomi più complessi quali vertigini, tremori, palpitazioni e tensione muscolare.  Alla base dei sintomi c’è l’ansia di separazione dai genitori o il timore del giudizio dei compagni e degli insegnanti, una costante apprensione per i successi scolastici o per dinamiche ostili con i compagni.
Di fronte a tali comportamenti, il genitore spesso esasperato e preoccupato, può assumere un atteggiamento costrittivo ma ciò va ad aggravare la situazione; la fobia può diventare così intollerabile da sfociare in condotte aggressive e auto-aggressive.

L’elevata reazione di ansia si manifesta nel momento in cui il ragazzo esce da casa o giunge davanti alla scuola, al punto da presentare sintomi da panico; il livello di angoscia può presentarsi già alla sera quando il bambino prepara la cartella per il giorno dopo, e il sonno può essere disturbato da incubi o risvegli notturni.

Collaborare è necessario

È necessario individuare precocemente i sintomi della fobia scolare e intervenire in una prospettiva di collaborazione tra insegnanti, famiglia e psicoterapeuta per perseguire una strategia comune di obiettivi condivisi, al fine di ristrutturare un’esperienza scolastica positiva, di apprendimento e crescita.
La terapia cognitiva-comportamentale si è dimostrata molto efficace; l’intervento è individualizzato e prevede unpercorso graduato che coinvolge i genitori e la scuola, con riduzione dell’ansia, aumento del senso di autoefficaciapersonale e ripresa della frequenza scolastica.

Il ritorno a scuola deve essere concordato, nei tempi e nelle modalità, con gli insegnanti ed il personale scolastico.