Spesso, durante il corso di accompagnamento alla nascita o durante le prime visite, mi viene chiesto: “Dottore, per portare il bambino consiglia il marsupio o la fascia?”; la mia risposta è: “Dipende!”.
Dott. Giovanni Vitali Rosati
Contenuto selezionato da Pediatotem
Babywearing: l’importanza del contatto
In entrambi i casi, parliamo di “indossare il bambino”, che in UK viene chiamato babywearing.
In questo modo si riproduce una situazione per il neonato simile a quella del grembo materno: attaccato alla mamma ritrova il suo ambiente naturale con il calore, l’odore e i rumori a lui familiari (respiro, battito cardiaco); i genitori che effettuano il babywearing continuano a dare un grande senso di protezione e sicurezza al bambino grazie al contatto, che consente di prolungare quello avuto durante la gestazione effettuando una sorta di “svezzamento graduale”.
Le fasce per il babywearing: quale scegliere?
La fascia è diffusa sin dai tempi antichi, ed oggi la ritroviamo in molte culture dell’Africa, Cina e Giappone; attualmente, sta tornando di moda anche nelle nostre parti.
A seconda dell’età e dello sviluppo motorio del bambino, esistono diversi tipi di fasce porta-bebè: la scelta dipende da una serie di fattori così numerosi da far esistere addirittura corsi di formazione che insegnano ad utilizzare questi strumenti.
In breve: è importante scegliere un supporto che soddisfi non solo le esigenze del neonato e del bambino, ma anche quelle di chi lo porta:
- Fascia elastica: per bambini fino a circa 6-8 kg; è la prima che si consiglia e permette di portare il bambino pancia-a-pancia (l’unica consigliata nelle primissime settimane di vita);
- Fascia rigida: intorno ai 3 – 4 mesi, quando il bimbo inizia a controllare la testa, si può passare ad una fascia rigida, con cui è possibile fare diversi tipi di legature; inizialmente il bimbo può essere portato davanti (pancia a pancia) per poi spostarlo di lato ed infine sulla schiena;
- Ring: si tratta di fasce con anello di rapidissima legatura, adatte a spostamenti molto brevi;
- Mei tai: è sostanzialmente un “ibrido” tra una fascia ed un marsupio più strutturato; permette un contatto molto intimo tra neonato e portatore, esattamente come con la fascia, con il vantaggio di essere pronto all’uso.
Come possiamo vedere, la fascia è più adatta nel neonato e può essere usata a seconda dello sviluppo motorio anche fino a 4 mesi, o comunque non oltre un peso di circa 9 kg.
Il marsupio e il suo utilizzo
Superati i limiti da cui sopra, potrebbe essere meglio considerare il marsupio: anche in questo caso ne esistono diversi tipi in base al peso e all’età del bambino; generalmente è composto da una sacca in tessuto provvista di cinghie da agganciare alla vita e alla schiena, ed il trasporto che si realizza può essere:
- Trasporto anteriore fronte genitore;
- Trasporto sulla schiena;
- Trasporto sul fianco;
Alcuni accorgimenti per essere più sicuri
Di seguito alcuni piccoli accorgimenti per trasportare il proprio bambino in sicurezza e con facilità:
- non utilizzare le fasce nella posizione culla;
- non utilizzare le fasce nella posizione fronte esterno;
- non portare il bambino mentre si effettuano attività potenzialmente pericolose (come cucinare);
- non utilizzare le fasce in macchina o in qualsiasi altro mezzo di trasporto (bicicletta, moto, cavallo, eccezion fatta per aereo, treno, autobus);
- non fare il bagno con il bambino in fascia;
- controllare che la fascia non abbia rotture e danneggiamenti;
- le prime volte, provate le legature vicino ad un letto o un divano in modo da attenuare le eventuali cadute;
- state attenti a non ostruire le vie respiratorie (naso e bocca) del neonato con il vostro corpo o con il tessuto.