Giovanni Vitali Rosati
Pediatra
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Servono davvero?
Nati intorno agli anni 20, sono diventati un classico in molte famiglie per la pulizia delle orecchie.
Ma è un errore, in caso potrebbero essere usati solo per la pulizia del padiglione auricolare esterno e non inseriti nel canale auricolare. Se inseriti nel condotto, infatti, possono compattare il cerume e favorire la formazione del tappo.
Ma il cerume è utile?
Il cerume è una sostanza prodotta nel condotto uditivo di colore giallo, marrone.
È di fondamentale importanza per proteggere il nostro orecchio poiché mantiene la superficie del condotto uditivo lubrificata e previene il danno da traumi e da infezioni cutanee in quanto ha capacità antibatterica. Quindi cerume amico e non nemico, non va eliminato sempre ma solo se è in eccesso.
Normalmente le cellule epiteliali dell’orecchio spingono il cerume verso l’esterno del condotto uditivo e quindi lo eliminano facilmente. Ecco perché i vari tentativi di pulizia meccanica, a differenza di quanto si possa pensare, nulla aggiungono alla sua eliminazione, anzi possono provocare lesioni della parete del condotto e del timpano.
Quando diventa dannoso?
Il cerume diventa un problema quando forma un tappo tale da ostruire completamente il condotto uditivo.
Cosa è giusto fare?
La soluzione più semplice in questi casi è rappresentata dal lavaggio auricolare, che dovrebbe essere sempre effettuato da uno specialista. La tecnica è molto semplice, rapida ed indolore e consiste nello spruzzare dell’acqua tiepida attraverso una siringa con una buona pressione tale da espellere il tappo.
Ma per non arrivare alla situazione in cui il tappo diventi secco e ostruisca totalmente il condotto uditivo è consigliabile utilizzare, su consiglio del pediatra, delle gocce oleose che sciolgono il cerume, per cercare di fluidificarlo e favorire così la fisiologica fuoriuscita.
Sono stati vietati.
Dal primo gennaio 2019 è stata vietata la produzione e il commercio dei bastoncini di plastica per la pulizia delle orecchie – si legge -, gli unici cotton fioc legali saranno quelli di materiale biodegradabile e compostabile. Le confezioni dovranno, inoltre, riportare l’esplicito divieto di buttarli nel wc.
Attraverso le fogne, infatti, sono una grave causa di inquinamento marino e quindi se non smaltiti correttamente, possono causare danni all’ambiente e minacciare la fauna marina.
Si pensi che oltre l’80% dei rifiuti raccolti sulle spiagge italiane è rappresentato da plastiche che minacciano l’ecosistema e la salute dell’uomo. I frammenti, prodotti dalla degradazione delle plastiche, rappresentano il 46% degli “oggetti” rinvenuti lungo le spiagge italiane, dove è stata stimata la presenza di almeno 100 milioni di cotton fioc. In alcune località sono stati rinvenuti fino a 18 oggetti di plastica per metro quadro. Nessuno direbbe che sono tra le principali cause di morte delle tartarughe marine, le quali, li scambiano per cibo e li ingoiano.
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