“Tanti bambini nella classe di mio figlio hanno avuto il Covid, molti erano asintomatici e solo qualcuno ha avuto febbre alta e tosse”.
Contenuto selezionato da Pediatotem
Questa è l’affermazione che in questi giorni tutti noi stiamo ascoltando e potrebbe far pensare al Covid come a una malattia banale tipo raffreddore. Ma è realmente così?
No, purtroppo la realtà è un’altra.
Se controllassimo i resoconti del totale dei casi, vedremmo che il numero dei casi in assoluto, ora specie nei bambini, è estremamente alto; infatti, pur essendo vero che la maggior parte dei bambini ha forme o senza sintomi o con sintomi lievi, nel totale dei casi c’è un numero significativo di bambini che presenta forme severe e che talvolta richiedono il ricovero, oltre alle diverse complicanze che intervengono a distanza di tempo.
Ma i sintomi quali sono?
I sintomi variano in base all’età:
- nei bambini più piccoli, il Covid si presenta comunemente con febbre, tosse, mal di gola e diarrea;
- in quelli più grandi (sopra i 9 anni circa) abbiamo mal di testa, dolori articolari e muscolari, febbre e difficoltà respiratoria.
La perdita di gusto e olfatto, caratteristica dell’infezione in età adulta, è invece meno frequente nei bambini. La variante Omicron, rispetto alle precedenti, è stata associata allo sviluppo di “croup”, infiammazione delle vie aeree, caratterizzata dalla comparsa improvvisa di tosse “abbaiante” associata a stridore. Talvolta possono esserci anche manifestazioni cutanee (arrossamenti della pelle).
Raramente si hanno sintomi più gravi che possono portare all’ospedalizzazione, ma quest’anno abbiamo avuto un importante aumento del numero dei ricoveri nei mesi estivi (che sono triplicati rispetto all’estate 2021). I ricoveri si sono resi necessari in particolare per i bambini più piccoli e sono dovuti a complicanze respiratorie e polmonari, convulsioni, pericarditi, disidratazione, sintomi gastrointestinali, talvolta complicanze chirurgiche e sovrainfezioni batteriche.
COVID-19: SORVEGLIANZA, IMPATTO DELLE INFEZIONI ED EFFICACIA VACCINALE (Aggiornamento nazionale 21/09/2022 – ore 12:00 DATA PUBBLICAZIONE: 23/09/2022)
Quali sono le complicanze per i bambini?
Nei bambini insorgono complicanze a distanza dalla forma acuta (con o senza sintomi) come la Sindrome Multisitemica Infiammatoria (MIS-C): inizialmente descritta ad aprile 2020 come un quadro simile alla malattia di Kawasaki (infiammazione acuta dei vasi sanguigni), nel corso della pandemia è stata poi definita come una malattia a sé stante, con meccanismi patogenetici diversi, comunque di estrema gravità.
- SINDROME MULTISISTEMICA INFIAMMATORIA (MIS-C)
Il picco di incidenza della Sindrome Multisistemica Infiammatoria (MIS-C) è a 4 settimane dall’infezione, i bambini più coinvolti sono quelli della fascia di età tra 5 e 14 anni e la presentazione clinica può essere molto varia:
- febbre da almeno 24 ore;
- sintomi di interessamento multisistemico (tachicardia, ipotensione, diarrea, dolore addominale, manifestazioni cutanee, dolori muscolari, alterato stato mentale, problematiche renali ecc.);
- alterazioni specifiche agli esami di laboratorio.
La Sindrome Multisistemica infiammatoria (MIS-C) necessita di ricovero ospedaliero e di trattamento specifico in regime protetto.
- LONG COVID
Altra situazione di cui tutti hanno sentito parlare è il Long Covid cioè il fatto che un numero alto di bambini (dal 2 al 12% dei casi) dopo un covid anche asintomatico o paucisintomatico presentano per periodi lunghi sintomi come: nebbia del cervello, forti mal di testa, problemi cardiaci come palpitazioni cardiache, dolori al petto e vertigini, problemi di stomaco, riduzione del senso del gusto e dell’olfatto, apatia, svogliatezza.
I numeri in sintesi
In Italia, dall’inizio della pandemia, si sono registrati 4.545.944 casi tra i 0 e i 19 anni.
Il numero maggiore di ospedalizzazioni e di ricoveri in terapia intensiva si ha nella fascia sotto i cinque anni e purtroppo, nella fascia 0-15 anni si contano 60 decessi, come si può vedere nella tabella sottostante, che riporta i dati aggiornati al 21 settembre 2022.
Nel report settimanale dell’ISS (Istituto Superiore della Sanità) si legge, inoltre, che la variante Omicron in Italia ha raggiunto una prevalenza stimata del 100%, con la sottovariante Omicron BA.5 che risulta essere ampiamente predominante a livello nazionale, con una prevalenza pari al 90,8% (nell’indagine precedente il dato riportava il 75,5%).
Cosa bisogna sapere?
Ad oggi, nei bambini, i ricoveri per Covid sono simili per numero a quelli per influenza nelle stagioni che hanno preceduto la pandemia, ma adesso ci troviamo di fronte ad una malattia totalmente diversa da quella ancestrale del novembre 2019; tanto contagiosa da colpire tutti i bambini e con dei numeri estremamente alti, che per fortuna, per lo più, comporta una malattia lieve ma che talvolta può portare a complicazioni piuttosto gravi, tali da richiedere ospedalizzazione, fino ad arrivare, purtroppo, al decesso.
I genitori dovrebbero essere consapevoli di tutto ciò e prendere le dovute precauzioni, dato che con la riapertura delle scuole è inevitabile una maggiore possibilità di contagi, nonostante le misure che sono state consigliate dal Ministero.