Non solo il Covid, in Italia, e in tutto il resto dell’Europa, inizia a preoccupare l’epatite acuta pediatrica, di origine sconosciuta.
Giovanni Vitali Rosati
Pediatra
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Sono centinaia i casi finora riscontrati in molte nazioni Europee, a partire dall’Inghilterra, dove, da gennaio 2022, sono emersi i primi casi, per arrivare in Scozia, Olanda, Danimarca, Spagna, e negli ultimi giorni si sono registrati alcuni casi rilevanti anche in Italia.
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Si sa ancora poco di questa “misteriosa” infezione che sta colpendo la fascia di età pediatrica, nella maggior parte dei casi, sono colpiti i bambini al di sotto dei dieci anni di età e, a quanto sembra, l’infezione ha origine sconosciuta e nessuno di questi casi mostrava la presenza o il passaggio di uno dei virus noti dell’epatite di tipo A, B, C, D, E, né dei rispettivi anticorpi.
I bambini colpiti dall’infezione, in precedenza sani, hanno riportato sintomi quali ittero, ovvero colorazione gialla della pelle e del bianco degli occhi, diarrea, vomito e dolori addominali, oltre ad un repentino aumento dei valori delle transaminasi (oltre 500), enzimi del fegato che segnalano un danno epatico. Tutto ciò ha ovviamente reso necessario il ricovero dei bambini nei reparti specializzati di epatologia pediatrica e, nei casi più gravi, si è arrivati alla richiesta di trapianto di fegato.
Non è ancora possibile identificare la causa scatenante di questa ondata di infezioni acute ma, in base alle analisi e alle ricerche svolte finora, nei soggetti colpiti è stata rilevata la positività all’Adenovirus, un virus piuttosto comune che causa una serie di malattie potenzialmente in grado di infettare l’uomo, che può provocare, tra gli altri, anche sintomi gastrointestinali, con conseguenze particolarmente gravi nei bambini immunologicamente predisposti.
È emerso inoltre, che alcuni bambin sono risultati positivi al Covid-19, escludendo un rapporto con il vaccino in quanto nessuno di questi era stato vaccinato contro il Covid.
L’UKHSA, UK Health Security Agency, l’agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito, raccomanda ai pediatri e a tutti i professionisti sanitari, di prestare attenzione, oltre ai sintomi sopra citati, anche alla presenza di urine scure e feci chiare, di prurito diffuso, di dolori muscolari e articolari, di febbre e inappetenza.
L’Oms riferisce che, non essendoci nessun legame con il vaccino anti Covid e potendo escludere i virus noti dell’epatite, al momento sono state prese in considerazione alcune ipotesi riguardanti altre cause virali o fattori ambientali, come un agente patogeno infettivo o un’esposizione tossica a cibi, bevande o giocattoli preferiti dai bambini più piccoli.
Anche un virus nuovo o non ancora rilevato non può essere escluso in questo momento.
Le società scientifiche e le autorità nazionali stanno attualmente indagando su questi casi e risulta evidente un aumento dell’attività dell’adenovirus, che sta circolando insieme al SARS-CoV-2.
Tutto ciò, se confermato, riporta l’attenzione sulla vaccinazione contro il Covid in età pediatrica.
È stata fornita una guida agli esperti per supportare un’indagine approfondita sui casi sospetti.
Si raccomanda pertanto di prestare la massima attenzione e di segnalare al proprio Pediatra di fiducia eventuali segni o sintomi di malessere del bambino.