L’influenza

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Dott. Roberto Sassi, Pediatra di Famiglia

CHE COS’È?

L’influenza è una malattia respiratoria acuta dovuta alla infezione da virus influenzali. È una malattia stagionale che, nell’emisfero occidentale, si verifica durante il periodo invernale. 

Fino ad ora sono stati identificati tre tipi differenti di virus influenzali, costituenti il genere Orthomixovirus: il tipo A e B, responsabili della sintomatologia influenzale classica, e il tipo C, di scarsa rilevanza clinica (generalmente asintomatico).

I virus di tipo A circolano sia nell’uomo che in altre specie animali e sono ulteriormente suddivisi in sottotipi, distinti in base alle differenze tra le proteine di superficie: emagglutinina (HA) e neuraminidasi (NA), verso le quali si indirizza la risposta immunitaria dei soggetti infettati o vaccinati.

I virus di tipo B sono presenti solo nell’uomo e non esistono sottotipi distinti nell’ambito delle loro proteine di superficie HA e NA.

Una importante caratteristica dei virus influenzali è che hanno la capacità di variare, cioè di andare incontro a cambiamenti nelle strutture di superficie. Questo significa che le difese che l’organismo ha messo a punto contro il virus dell’influenza che circolava un anno, non sono più efficaci per il virus dell’anno successivo. Per questo motivo la composizione del vaccino deve essere aggiornata tutti gli anni.

Il contagio avviene solitamente per contatto diretto con le secrezioni respiratorie e la saliva delle persone infette; una volta infettati, si rimane contagiosi fino a 3-4 giorni dopo la comparsa dei sintomi.

QUALI SONO I SINTOMI?

Dopo un’incubazione breve (1-3 giorni), la malattia si manifesta improvvisamente con febbre, cefalea, malessere e dolori ossei e muscolari. Successivamente predominano i sintomi di tipo respiratorio come tosse, congestione nasale, mal di gola. 

Nei lattanti, in genere, la febbre non si manifesta, ma si osservano vomito e diarrea.

La sintomatologia si risolve usualmente in 5-7 giorni

Complicanze possibili sono: polmonite batterica secondaria o, più raramente, polmonite primitiva da virus influenzale, miocardite, otite. Le complicanze sono particolarmente gravi nei bambini e negli adulti con malattie croniche (cardiache, polmonari, neurologiche, renali, epatiche, diabete, fibrosi cistica, S. di Down) negli ultra-sessantacinquenni e nelle donne gravide. 

COME SI CURA?

È consigliato il riposo, una buona idratazione e farmaci per il controllo della sintomatologia come antipiretici (p.e. paracetamolo) per la febbre, la cefalea e i dolori osteo-muscolari.

In bambini a rischio di sviluppare forme complicate di influenza si utilizza anche una terapia antivirale sistemica con oseltamivir o amantadina, che deve essere iniziata precocemente (entro 24-48 ore dall’esordio dei sintomi).

Gli antibiotici non sono efficaci e dovrebbero essere sempre evitati.

COME SI PREVIENE?

Si basa essenzialmente sulla vaccinazione

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